Nazionale

Uisp Sassari con la ‘Corsa in Rosa’ per dire no alla violenza di genere

Il Comitato sardo organizza tre giorni di divertimento e sport per sensibilizzare contro la violenza di genere. Parlano L.Barra e L.Sanna

 

Dal 19 al 21 aprile Sassari si tinge di rosa per la 13esima edizione della ‘Corsa in Rosa’. Piazza d'Italia diventerà un grande villaggio ed ospiterà tantissime attività e iniziative per sensibilizzare tutte le persone su un fenomeno, quello della violenza e della discriminazione di genere ancora preoccupante e tutt'altro che sradicato, anche nelle società più moderne ed emancipate.

Il programma della tre giorni prevede tantissime attività oltre alla corsa in sé. In particolare, sabato 20 dalle 10 alle 13 lo ‘sport in piazza con Uisp Sassari’ con varie discipline sportive per adulti e bambini mentre dalle 10 ci sarà l’apertura della Corsa in Rosa. Nel pomeriggio spazio al divertimento per i più piccoli con animazione e musiche. Dalle 18.30 balli e zumba mentre alle 21 si chiude la giornata con il concerto. Domenica 21 aprile alle 9 il via alla competitiva di 6 km, mentre alle 10 partirà la camminata a passo libero di 3 km.

"L'Uisp di Sassari scende in piazza anche in questa edizione e sceglie lo sport per veicolare temi importantissimi. Lo sport è, infatti, un grande spazio educativo e formativo, che può e deve incidere sulla cultura del nostro Paese. Crediamo che lo sport sociale possa fare molto per contrastare le discriminazioni e parlare di diritti, partendo da quelli civili ed universali, come l’umanità e il rispetto dell’altro - afferma Loredana Barra, presidente Uisp Sassari - Per questo motivo, non solo nelle giornate rosa, noi mettiamo al centro delle nostre proposte sportive la persona con la propria unicità e diversità. La violenza di genere, infatti, non è solo l’aggressione fisica di un uomo contro una donna, include anche vessazioni psicologiche, ricatti economici, minacce, molestie sessuali. La violenza contro le donne è un tema che riguarda tutti, dagli adulti ai più giovani: infatti, colpisce anche i figli che possono essere spettatori o subirla, in maniera diretta o indiretta, con conseguenze importanti a livello emotivo, cognitivo, fisico e relazionale nel breve e nel lungo periodo”.

C’è ancora molto da fare - prosegue Barra - per parlare di parità di genere e di pari opportunità nel nostro Paese e, nonostante alcuni progressi, i pregiudizi e gli stereotipi di genere continuano ad avere un'influenza negativa sulla percezione delle donne. Quando arriverà il giorno in cui riusciremo ad abbattere il muro dei preconcetti, quel giorno sarà importante perché tutta la società dimostrerà di aver capito quanto le differenze di genere siano un limite enorme e quanto, invece, la condivisione d’intenti e la sana competizione siano un valore assoluto e di grande ispirazione".

"Solo attraverso un impegno collettivo e costante potremo realmente costruire un mondo migliore e più giusto per le donne e per tutti coloro che subiscono discriminazioni e violenze di ogni genere - afferma Luca Sanna, ideatore e organizzatore dell'evento - è necessario continuare a parlarne e continuare a manifestare. E ogni edizione lo faremo sempre più forte".

La rete della corsa in rosa da un anno all'altro allarga sempre di più le sue maglie perché vuole essere strumento per unire enti molto diversi tra loro per un unico scopo: dire no ad ogni forma di violenza sulle donne. Insieme all'Associazione Currichisimagna organizzatrice dell'evento, 34 soggetti tra istituzioni, Enti del terzo settore, associazioni sportive e culturali, attività commerciali che accompagnano Uisp Sassari e le Corse Rosa di Uisp Verona e Uisp Potenza. Tutti gli altri dettagli sono disponibili sulla pagina Facebook dedicata all'evento. (fonte: Uisp Sassari)